Author Julia
Alla vigilia dell’anno nuovo il mio articolo si tratta, certamente, di un sogno… oppure di un obiettivo. Così in questo articolo condivido la mia esperienza riguardo l’unico obiettivo di far vedere agli altri che possiamo fare assolutamente tutto se lo vogliamo.
L’autunno del 2023 è iniziato con le mie riflessioni su cosa voglio cambiare nella mia vita, o meglio dire, cosa ci vorrei migliorare. Allora ho deciso di riprendere le lezioni di ballo, che frequentavo a Kyiv come la ballerina amatoriale, prima nel 2013-14, e dopo nel 2017.
Quando ho cominciato a cercare gli studi di danza in Italia, non ho trovato niente di conveniente nella città in cui vivo. Inoltre non sono neanche riuscita a trovare nulla di simile nel raggio di 100 km dalla mia città, cioè a Genova o Savona da una parte e a Nizza o Mentone dall’altra.
Lo studio che potesse soddisfare le mie esigenze l’ho trovato solo a Milano, situato… a 250 km da Imperia, dove io vivo. Si chiama Fred Astaire Dance Studio, fondato dall’italiano Alessandro Cilio.
Un sabato di settembre sono venuta alla lezione di prova e l’atmosfera che ho visto e percepito lì mi ha conquistata. La cordialità degli insegnanti, la professionalità e l’approccio particolare al cliente sono i punti chiave che ho notato e che mi andavano bene.
Così, dall’ottobre 2023, ho iniziato a frequentare le lezioni di danza in questo studio di Milano ogni sabato. Per me sono state condotte le lezioni doppie, ovvero due lezioni da 45 minuti ciascuna. Come ex sportiva professionale e la sportiva di vita, per me era importante fissare l’obiettivo, per il quale stavo facendo tutto ciò. E il mio primo obiettivo era un viaggio a Madrid con la squadra dello studio di Milano per una gara di ballo dal 3 al 5 gennaio 2024. Quindi ho iniziato a prepararmi!
Per la distanza di 250 km sulle autostrade italiane ci vogliono circa 3,5 ore, a seconda del traffico e dei continui lavori stradali. Ciò significa che uscendo di casa alle 9, arrivavo allo studio per le 13, poi ballavo per un’ora e mezza, dalle tre alle quattro del pomeriggio facevo una passeggiata per Milano e pranzavo leggermene. Per le 20:00 ritornavo a casa.
Sarebbe tutto fantastico, se io dovessi andarci una volta al mese. Ma non ogni sabato! Così, venendo una volta alla settimana e seguendo due lezioni, mi sono preparata per la performance e la squadra amichevole dello studio di Milano, composta da 12 persone è andata a Madrid per la gara di ballo.
Due giorni di balli, emozioni, nuovi incontri e conoscenze hanno riempito il mio mondo interiore. A quel tempo ballavo due programmi principali:
- Ballroom : tre balli (valzer, tango e foxtrot lento);
- programma latinoamericano: due balli (cha-cha-cha e rumba);
- e anche la mia preferita salsa, che fa parte dei balli sociali, e che veniva eseguita il primo giorno della gara nel programma serale solo per piacere.
Il primo giorno dopo il programma Ballroom, ho pianto nella mia stanza guardando i video, girati mentre ballavo il valzer, tango e foxtrot. Ho guardato il video e ho capito che la mia danza era semplicemente una vergogna. Invece di ballare, io semplicemente camminavo sulla pista. Perché mai sono venuta alla competizione?! In quel momento non conoscevo molto la team dello studio e mi sentivo a disagio nel cercare supporto da loro. Ho scritto al mio ex partner e insegnante di danza Volodiia, che ora vive e balla in Canada, il cui sostegno era molto importante per me. Naturalmente, ho scritto ai miei figli e ai miei amici che era tutto meraviglioso, perché capivo che erano preoccupati per me e non volevo preoccuparli di più.
Quello stesso giorno di sera ho dovuto anche ballare la salsa, così era necessario raccogliere tutto il mio coraggio, anche se questa parola non mi piace, l’ho dovuto fare ed entrare di nuovo nella pista da ballo. È stato il mio passo decisivo, dimostrando la forza del desiderio!
Molti momenti erano cruciali quella sera e mi hanno cambiata. Il primo è stata la preghiera prima di uscire dalla mia camera, dopo la quale mi sono sentita più sicura. Non meno importante è stato l’abito creato dalla mia amica, la designer Alena Mozgova. Ho chiamato questo abito Black Swan ovvero “il cigno nero” e, indossandolo quella sera, mi sono sentita una ballerina professionista. Anche questo mi ha dato un senso di fiducia. Un altro momento della serata è stato lo sguardo di uno dei ballerini, che ho notato mentre andavo a ballare. Mi guardava con ammirazione! Dopo di che mi è sembrato di poter fare qualsiasi cosa! Inoltre, sono rimasta impressionata dal supporto della nostra squadra italiana, di tutti i suoi membri che non avrebbero dovuto ballare quella sera, ma sono venuti a sostenermi. Senza dubbi, un altro momento cruciale è stato il sostegno del mio partner, che ha fatto tutto il possibile per darmi fiducia.
E, ovviamente, la danza stessa. Mi sono semplicemente persa nei ritmi della salsa e ho ballato alla grande!
La sera tardi, andando a letto, ho pensato a quanto possono essere diverse la prima e la seconda metà della giornata, e quanto dipende da noi, dal nostro umore e dalla forza del nostro desiderio! La seconda giornata della gara è andata benissimo e sono tornata a casa con nuovi obiettivi.
Ogni sabato andavo a Milano a ballare. Molte persone che lo scoprivano, dicevano che ero molto determinata. In effetti è così, ma c’era qualcosa di più… Ho cominciato a notare che queste gite del sabato a Milano e le lezioni di ballo miglioravano e arricchivano la mia vita. L’estate scorsa, io ed i miei partner-insegnanti abbiamo fissato un nuovo obiettivo: esibirci sul palcoscenico del Teatro di Milano nella performance dello studio chiamata The Broadway Show, il 12 ottobre. Abbiamo imparato due spettacoli di danza: il ballo cha-cha-cha con il mio partner Alessandro e la rumba con un altro partner Pasquale. Ci è stato dedicato il tempo da giugno a settembre.
Nei mesi di luglio e agosto gli orari di apertura dello Studio sono cambiati e poiché lo Studio non era aperto il sabato, sono dovuta andarci il martedì. Non era molto conveniente per i miei orari, ma la forza del mio desiderio era maggiore!
Come sapete, l’estate in Italia è calda. Non è una novità, è semplicemente un dato di fatto. Fuori c’erano +35, l’aria condizionata funzionava nella sala, ma comunque mentre ballavi continuavi a sudare costantemente (scusate per i dettagli).
A volte, salendo in macchina dopo le lezioni, pensavo: quando smetterò di avere caldo? Quando andavo a Milano la mattina, tutti i cittadini e turisti andavano in spiaggia a prendere il sole e fare il bagno nel mare, mentre io andavo a ballare a 250 km da quel mare.
Ma tutti quei viaggi hanno portato al fatto che il 12 ottobre mi sono esibita meravigliosamente nella performance del nostro studio sul palco di uno dei teatri di Milano. A proposito, è stato pubblicato il mio articolo a riguardo. La forza del desiderio mi ha portata a un risultato degno!
Cosa è successo dopo? Dopo è arrivato il momento di prepararci per la competizione unica chiamata Amazing Vienna, che si tiene ogni anno a Vienna il 7 e l’8 dicembre. Ci ho partecipato per la prima volta sette anni fa, nel dicembre del 2017, con il mio partner-insegnante Volodiia Nikolaev. All’epoca è stato un modo per uscire dalla mia zona di comfort. Ora ci andrò di nuovo a partecipare alla gara!
L’articolo che state leggendo è stato pubblicato il primo giorno della mia esibizione, cioè il 7 dicembre. Nei prossimi due giorni ballerò i programmi interessantissimi!Il primo giorno è dedicato al programma argentino, compreso il tango argentino, valzer e milonga. Il secondo giorno ballo il programma latinoamericano, che comprende quattro balli, due dei quali sono nuovi per me: samba e jive. Ma io credo di farcela!
Dopo la gara durante il mese di dicembre scriverò sicuramente un articolo su questo evento. E sono sicura che vi aiuterà a ripensare ai propri sogni, obiettivi, nuovi orizzonti e scoperte.
Sono infinitamente grata ai miei partner-insegnanti e all’intera team dello studio! Ho assoluta fiducia dei miei partner, sapendo che mi tengono forte la mano e mi portano avanti, dove non sono ancora stata, ma vorrei essere.
Ho intitolato questo articolo “La forza del desiderio” perché credo ci sia molto in queste due parole.
La forza e il desiderio
Tutto inizia con un desiderio… Infatti, molti di noi ce l’hanno. Anzi, desideriamo tanto!
Ma il desiderio diventa realtà quando aggiungiamo quella forza che spinge, muove e avvia il desiderio, aiutandolo così ad avverarsi.
Vi auguro di desiderare qualcosa moltissimo, di mantenere quel desiderio e di realizzare ciò che prima sembrava impossibile!
Buon dicembre!
Con affetto,
Author Julia
Основательница Сoffee Time Journal